Le Tecniche 2015-08-25T18:38:34+00:00

Le Tecniche

Autotrapianto FUE BULBIX

 

Oggi la tecnica FUE (follicolar unit explant) è il Gold standard delle tecniche per l’autotrapianto di capelli.
La tecnica STRIP è pressoché stata abbandonata ed in forte calo visto che la procedura risulta assai inviasiva rispetto alla FUE. Oggi il 70% di autotrapianti sono effettuati con tecnica FUE solo il 30% con la STRIP o FUSS.

Bulbix è uno strumento chirurgico, brevettato dal Dr. De Fazio, che permette di prelevare ogni capello insieme al proprio bulbo. Il prelievo viene effettuato da una zona chiamata “donatrice” che normalmente corrisponde all’area nucale e/o parietale del cuoio capelluto. Si tratta di un piccolissimo foro dal diametro variabile, nell’ordine di 0,5 – 0,8 mm massimo, che si rimargina spontaneamente nell’arco di qualche giorno. Il tutto eseguito in anestesia locale come quella che si effettua dal dentista senza bisogno di sedare il paziente.

Ciò che rende Bulbix una tecnologia unica al mondo nel suo genere è quella di essere in grado di misurare la profondità del bulbo in fase di espianto, consentendo un reinserimento dell’unità follicolare ad altezza variabile nella fase di innesto.

Questo permette dunque al dispositivo Implanter Bulbix di riposizionare il bulbo alla stessa profondità in cui giaceva nella zona di espianto, in modo da ristabilire una condizione identica a quella in cui si trovava il capello nella zona donatrice. Proprio grazie a tale processo è quindi possibile ottenere risultati con una percentuale di attecchimento prossimo al 100%.

Per garantire una maggiore naturalezza il capello viene inoltre orientato seguendo la direzione di quelli adiacenti, già presenti nella zona di innesto. L’unità follicolare viene infatti inserita con assoluta precisione in delle minuscole incisioni praticate con delle Microlame (BLADES) da 1/10 di mm. Una volta inserito il bulbo, le pareti della micro fessura aderiranno perfettamente ai margini dell’elemento trapiantato, trattenendolo senza alcuna necessità di apporre punti di sutura. In seguito alla seduta di trapianto con la tecnica microchirurgica, sulla zona trattata si formeranno soltanto delle piccole crosticine, destinate a scomparire naturalmente entro una settimana circa dall’intervento, e dopo 2 – 3 giorni è già possibile iniziare a lavarsi i capelli, avendo l’accortezza di utilizzare uno shampoo delicato, consigliato dallo specialista.

Per poter ammirare la crescita dei nuovi capelli, infine, sarà sufficiente aspettare un paio di mesi. Nessuna tecnica di trapianto consente risultati rapidi ed ottimali come quelli realizzati con il Sistema Bulbix. È possibile, infatti, trapiantare fino a 2500-3000 UF pari a circa 7000-7500 capelli in una sola seduta ..

Il risultato sarà quindi assolutamente naturale e senza cicatrici ed è possibile programmare un percorso a seconda delle esigenze del paziente. Per calvizie di dimensioni ridotte, è sufficiente un’unica seduta. Quando si tratta di aree più estese, è possibile suddividere la procedura in due sedute a distanza di qualche mese l’una dall’altra.

STRIP o FUSS

 

La STRIP o FUSS prevede il prelievo in anestesia locale di una striscia di cuoio capelluto dalla nuca del paziente (solitamente zona donatrice). La porzione rimossa contiene circa 3.000 – 3.500 bulbi ed ha una lunghezza che va dai 10 ai 24 cm ed ed una larghezza tra gli 1 e 1,5 cm. Dopo il prelievo dalla regione occipitale, viene suturata la breccia chirurgica e poi viene eseguito il frazionamento della striscia, ovvero la miniaturizzazione dei bulbi, suddividendo al microscopio le varie unità follicolari. Le unità così ricavate costituiranno gli innesti che verranno trapiantati singolarmente nelle zone da rinfoltire con eguale tacnica descritta nella FUE. A seguito dell’intervento e dell’innesto dei bulbi, il paziente dovrà indossare una benda elastica attorno alla nuca per un paio di giorni e dopo circa 10 giorni rimuoverà i punti di sutura.

Trichoscan

 

La tecnica di trapianto con il Sistema Bulbix è supportata da un’attenta analisi tricologica che viene di norma effettuata attraverso il Trichoscan, in grado di fornire uno schema preciso della densità del cuoio capelluto e dello stadio di crescita del capello stesso.

Per effettuare questo esame è necessario rasare una piccola porzione della testa, in modo da poter scattare una serie di fotografie ingrandite di circa 20 volte, che evidenzino la reale densità dei capelli e lo stato di attività dei follicoli. Ogni capello affronta infatti tre diverse fasi all’interno del proprio ciclo vitale. Vi è dunque una prima fase chiamata Anagen, in cui il follicolo è in piena crescita, una seconda fase denominata Catagen, durante la quale l’attività rallenta nell’arco di 15 giorni,ed una successiva fase Telogen, molto più lunga, in cui il capello ha completamente cessato ogni attività vitale per lasciare lentamente spazio ad una nuova fase Anagen.

Questo esame permette quindi di calcolare il numero di capelli per centimetro quadrato e il rapporto tra i capelli in fase Anagen – che normalmente crescono di 0,33 mm al giorno – e quelli in fase Telogen. Questo studio permette al chirurgo di poter programmare l’intervento chirurgico scegliendo quale densità utilizzare in base alle caratteristiche dei capelli presenti nella zona donatrice. Di norma si inseriscono nella zona trapiantata 30-35 UF per cm2. La variabilità dipende appunto dallo spessore dei capelli presenti nella zona donatrice.

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